La salute delle acque e delle coste italiane

Le aree marine protette
L’Italia è il paese europeo che vanta il maggior numero di aree marine protette (la cui istituzione è regolata da un Decreto del Ministero dell’Ambiente che risponde alle direttive contenute nelle leggi 979/1982 e 394/1991). E sono previste in maniera definitiva 52 aree di cui 25 sono già istituite, contando 20 riserve marine, 2 parchi sommersi (Baia e Gaiola), 2 parchi nazionali con perimetro a mare (Arcipelago Toscano e Arcipelago di La Maddalena) e un Santuario Internazionale (Il Santuario dei mammiferi marini). Per almeno altre 15 sono in corso le procedure per l’istituzione.
Ogni area marina è costituita da 3 zone: la prima (zona A) è una riserva integrale, sono quindi vietate tutte le attività che possano arrecare danno o disturbo all’ambiente marino, come la balneazione e la navigazione a remi o a vela, mentre è consentita la sola attività di ricerca; la zona A è il vero fulcro del parco marino, perché deve garantire la tutela della biodiversità e il ripopolamento delle specie.
Al confine con la zona A vi è la zona B, di riserva generale, dove i vincoli seppur severi cercano di garantire una parziale utilizzazione dell’ambiente marino ai visitatori e turisti (balneazione regolamentata, visite guidate subacquee, ormeggio nei campi boe predisposti e ancoraggio nelle aree con fondali sabbiosi, attività di pesca limitata a esercizio professionale con mezzi selettivi, mentre è assolutamente vietata la pesca subacquea).
La zona C, che racchiude a “cuscinetto” la A e la B, è invece a riserva parziale; sono consentite e regolamentate quelle attività di fruizione del mare che non abbiano elevato impatto ambientale, come la navigazione ridotta delle imbarcazioni a motore, l’ormeggio, l’ancoraggio e la pesca sportiva.
Gli scopi per cui viene creata un’area protetta marina partono dalla conservazione e tutela delle risorse naturali e degli habitat delle specie animali, al monitoraggio dell’ambiente marino all’educazione ambientale, alla ricerca scientifica fino allo sviluppo di un turismo compatibile con l’ecosistema marino.

I divieti generali, fissati dalla legge 394/1991 sono:
  • La cattura, la raccolta e il danneggiamento delle specie animali e vegetali nonché l’asportazione di minerali e reperti archeologici;
  • l’alterazione dell’ambiente geofisico e delle caratteristiche chimiche e idrobiologiche delle acque;
  • lo svolgimento di attività pubblicitarie;
  • l’introduzione di armi, esplosivi e ogni altro mezzo distruttivo e di cattura;
  • la navigazione a motore;
  • ogni forma di discarica di rifiuti solidi e liquidi.

 

Le Bandiere Blu della Fee Italia
Istituita nel 1987, anno europeo per l’ambiente, la “Bandiera Blu” è un premio che viene rilasciato dalla FEE (Foundation for Enviromental Education, una fondazione internazionale che opera in 30 paesi per la diffusione di una maggiore educazione ambientale) a quelle spiagge e approdi turistici che si elevano per qualità delle acque o degli approdi, livello di tutela ambientale della costa, servizi e misure di sicurezza e qualità dell’educazione ambientale. Il nostro paese quest’anno si è collocato al secondo posto in Europa per la quantità di bandiere blu (ben 90 riconoscimenti , 4 in più rispetto all’anno scorso e solo 8 in meno rispetto alla Spagna). Tra le tantissime località balneari e lagunari che hanno acquisito la bandiera a mero titolo di esempio elenchiamo Sirmione, Jesolo, Cervia, Lerici, Forte dei Marmi, Gabicce Mare, Anzio, Vieste, Roccella Jonica, Menfi, Santa Teresa di Gallura.

Il monitoraggio della Goletta Verde
Attiva dal 1986, la Goletta Verde (un’imbarcazione di Legambiente che ogni estate compie il periplo delle coste italiane effettuando prelievi e analisi su 500 campioni di acqua ed eseguendo su ognuno le analisi previste dalla legge) è diventata uno dei parametri di riferimento per chi sia interessato a conoscere le esatte condizioni di balneabilità di un tratto di litorale o di costa. I dati rilevati dal battello dell’associazione ambientalista vengono raccolti in un dossier che viene presentato alla stampa verso fine agosto e di cui i dettagli sono disponibili sul sito internet della organizzazione.
I risultati delle rilevazioni della “Goletta”, tra l’altro, concorrono alla redazione della Guida Blu, una pubblicazione dell’associazione ambientalista in concorso con il Touring Club Italiano che stila una classifica delle 257 località balneari del nostro paese non solo attraverso il parametro dell’ambiente ma anche attraverso la valutazione della più o meno buona funzionalità dei servizi che sono legati al territorio preso in considerazione.
La Guida Blu 2005 ha inserito tra i primi dieci lidi più belli ben sei località situate sulle coste del Mar Tirreno. La “regina dell’estate” è Castiglion della Pescaia in provincia di Grosseto, seguono poi le Cinque Terre (La Spezia), Bosa e Arbus in Sardegna, l’Isola del Giglio in Toscana, Otranto in provincia di Lecce, Portovenere in Liguria, Troppa in Calabria, Pollica, Acciaroli e Pioppi in provincia di Salerno e Noto in provincia di Siracusa.


Castiglion della Pescaia (Grosseto)
Vince soprattutto per i progetti di valorizzazione e conservazione della fascia costiera, per la salvaguardia degli arenili, della pineta litoranea e della qualità delle acque di balneazione. Si muove anche sul fronte delle energie rinnovabili. Il progetto di totale recupero del centro storico inoltre va di pari passo con la mobilità sostenibile e la razionalizzazione del trasporto pubblico lungo il litorale.
Cinque Terre (La Spezia)
Secondo posto per i cinque paesini (Monterosso al Mare, Vernazza, Corniglia, Manarola e Riomaggiore) arroccati su speroni di pietra che si affacciano sul mare. Rappresentano un caso esemplare di valorizzazione del territorio unito a uno sviluppo del turismo in armonia con la tutela dell'ambiente. Da qualche anno, infatti, le Cinque Terre si possono considerare a buon diritto la punta di diamante del sistema delle aree protette italiane, un modello all'avanguardia per tutto il settore.
Bosa (Nuoro) e Arbus (Cagliari)
Arrivano in quest'ordine le due località sarde a cinque vele, tutte di grande fascino naturalistico. Consistenti però anche gli interventi delle amministrazioni locali. Ad Arbus, le famose dune bianche di Piscinas sono oggetto da parte dell'amministrazione comunale di un progetto di salvaguardia della fascia costiera, mentre a Bosa, sono state portate avanti iniziative di tutela ambientale della costa, oltre a investimenti dell'Amministrazione Comunale per la salvaguardia dell'areale del grifone.
Isola del Giglio (Grosseto)
Un passo in avanti per l'isola che quest'anno ottiene le 5 vele. In rilievo l'ottima qualità delle acque e la bellezza dei fondali marini. Nei 27 Km di costa possiamo trovare infatti numerose calette e insenature ancora intatte e raggiungibili solamente in barca (alcune anche con apposita sentieristica a piedi) in cui è possibile effettuare delle interessanti immersioni. Molto importante è l'abbandono del progetto faraonico e non sostenibile dal punto di vista ambientale, del porto proposto dall'Amministrazione precedente. Rilevanti i progetti di valorizzazione delle produzioni di qualità e il provvedimento che limita lo sbarco di autovetture nei mesi estivi. Miglioramenti anche nel ciclo delle acque e in tema "rifiuti" attraverso l'incremento della raccolta differenziata e la realizzazione di campagne di sensibilizzazione.

 

Otranto (Lecce)
Perde qualche posto ma si conferma anche per quest'anno nelle prima dieci posizioni. Salvaguardia della costa, lotta alle concessioni demaniali "selvagge" con l'adozione di un piano coste come variante al PRG (Piano regolatore generale). Ennesimo ricorso vinto contro la costruzione di un villaggio turistico a Sud di Otranto, nonostante i pareri positivi della Regione Puglia e della Soprintendenza. E' tra i comuni pi attivi per l'istituzione del Parco marino costiero di Otranto e Santa Maria di Leuca. Uno speciale vincolo che equipara la costa gariga alle zone pinetate impedendone l'edificazione.
Portovenere (La Spezia)
Portovenere sale qualche posto in classifica e ottiene quest'anno per la prima volta il massimo riconoscimento. Paese antico incastonato nella roccia scura, costituisce un quadro armonico con il suo Castello Doria, la chiesa di San Lorenzo e quella di San Pietro a picco sul mare. E poi le isole: Palmaria, l'isola del Tino e lo scoglio del Tinetto. Il tutto si inserisce nel contesto del nuovo Parco Regionale Naturale di Portovenere con l'allegata area marina protetta che regolamenta l'uso del territorio pur favorendo un utilizzo e fruizione non ingessante. La sfida del territorio è promuovere all'interno del Parco le produzioni tipiche e sostenibili legate al mare ad esempio mitili e ostriche.
Noto (Siracusa)
E' l'unica località siciliana nella rosa delle dieci a ottenere, per la prima volta, le 5 Vele. Il paese, circondato da un territorio immerso in una natura spettacolare, gode della presenza della Riserva Naturale dei Vendicari, una delle zone umide più rappresentative d'Europa. Noto è conosciuta nel mondo per il suo straordinario impianto barocco e per la sua bellezza e unicità ed è stata dichiarata "Patrimonio dell'Umanità" dall'UNESCO. Negli ultimi anni sono nate circa una sessantina di strutture, tra agriturismi e masserie e, con l'appoggio della Regione Sicilia, nel marzo di quest'anno è stato inaugurato il Treno Barocco a vapore, composto da tre carrozze storiche con la mitica locomotiva 740.244 come ammiraglia, che per 40 anni ha tracciato la storia della tratta ferroviaria Siracusa - Licata.
Tropea (Vibo Valentia)
Al nono posto tra le cinque vele, Tropea vanta uno scenario naturale splendido, fatto di falesie, macchia mediterranea, spiaggia bianchissima. Centro turistico internazionale di alto livello, ricco di un patrimonio storico-culturale di notevole interesse. Tropea riceve il riconoscimento delle 5 Vele per il quinto anno consecutivo, segnale di un percorso, ormai stabilmente intrapreso dagli amministratori, che va verso uno sviluppo che prevede rispetto per l'ambiente e gestione condivisa di servizi e strutture ricettive perfettamente integrate.

Pollica, Acciaroli e Pioppi (Salerno)
Il decimo posto in classifica va a Pollica, con le località costiere di Acciaroli e Pioppi. La spiaggia di Pollica è situata all'interno del Parco Nazionale del Cilento, ma oltre al grande interesse naturalistico dell'area e alla bellezza del centro abitato, immerso nel verde della collina, la Guida Blu premia quest'anno la qualità dei servizi. In particolare, lo sviluppo della raccolta differenziata e quello dei servizi per portatori di handicap.